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INEDITI CONTRASTI ANIMANO IL BACKSTAGE DI ERMANNO SCERVINO


Una fila di cadetti in alta uniforme della Scuola Militare Teuliè accoglie gli ospiti della sfilata P/E 2012 di Ermanno Scervino che mette in scena una collezione giocata sui contrasti. Sportswear e couture danno vita ad abiti che, come spiega lo stilista “affascinano più che stupire”.

L’esercizio stilistico di Ermanno si espleta in una continua ricerca di intersezioni materiche giocate su dualismi cromatici che prediligono il binomio bianco/azzurro…

…senza, però disdegnare tocchi accesi di verdi sofisticati. Cromatismo perfetto per la proposta che sul busto vira verso una raffinata reinterpretazione di un esternabilissimo intimo d’antan per poi proseguire su gonne allungate, che vanno a definire una silhouette verticalizzata. Punto di giunzione la vita. Sottolineata e racchiusa in una “infinita” cintura in cuoio da cingere in un eterno gioco di volute

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LUCIA ODESCALCHI APRE LE PORTE DELLA SUA FACTORY ORAFA


Una vera e propria factory dove creare, sperimentare ed anche confrontarsi con il pubblico. In occasione di AltaRoma Lucia Odescalchi ha aperto le porte del suo laboratorio/atelier ospitato nelle ex sale dell’archivio del palazzo di famiglia in Piazza S.S. Apostoli 81 a Roma. Un luogo all’interno del quale nascono e vengono vendute creazioni orafe di altissimo artigianato pensate per donne moderne alla ricerca di gioielli duttili da poter indossare nella vita quotidiana…

La factory di Lucia Odescalchi è ospitata all’interno di quello che sino  poco tempo fa era la sede dell’archivio ove venivano custoditi importanti documenti storici appartenenti alla famiglia

Lucia Odescalchi indossa due sue creazioni interamente realizzate a mano

Abbinamenti materici inusuali danno vita a vistosi gioielli capaci di mettere in luce le peculiarità dell’Hand Made. “Una donna per apprezzare un gioiello se lo deve godere e, quindi, mettere”. Con queste parole Lucia Odescalchi sintetizza la filosofia che guida il suo progetto

Le creazioni orafe trovano spazio in inedite teche ricavate ove sino a poco tempo fa erano conservate carte e pergamene.

Il laboratorio orafo è parte integrante della factory. E i gioielli prendono vita tra una discussione tra creativi/artigiani e la visita di una cliente

Acciaio, oro, pietre, legno, titanio, pirite… i mix materici non hanno limiti. “La vita oggi è cambiata e le persone sono alla ricerca di qualcosa di creativo ma la tempo stesso di qualcosa da poter indossare senza problemi. L’acciaio è estremamente mettibile, non è meno donante di altri metalli ed è molto glamour”.

Design, creatività, ma estrema attenzione anche alla portabilità dei singoli pezzi. E se la pietra è pesante viene bilanciata da una montatura che si appoggia sulle falangi per mantenere l’anello in perfetto equilibrio

“Il metallo suggerisce le forme, le accenna appena e proprio nelle pause, nei volumi mancanti, nelle suggestioni pieno-vuoto, nel dialogo realtà sogno, nasce l’interattività con l’immaginazione, l’armonia e il fascino del gioiello”.

… ma il punto di partenza ed il fulcro dell’intero progetto è e resta il laboratorio ove vengono plasmati passo a passo gioielli. “Tutto quello che facciamo qui è fatto prima di tutto con passione. Perché la passione è il motore della ricerca”.

Sperimentare, mixare, montare e smontare sino a quando non si raggiunge il risultato desiderato, che spesso è assolutamente diverso dall’idea iniziale. “Le creazioni orafe si disegnano, ma poi si trasformano in fase di realizzazione. E’ proprio questa la peculiarità di oggetti che nascono dal vero artigianato”.

Suggerimenti geometrici che si tendono sul corpo. Un divenire di forme e volumi tesi alla ricerca del punto d’incontro tra geometria e sinuosità, rigore e gentilezza.

Nessun limite al raggio d’azione. Ed il gioiello approda in tutta la sua trionfalità anche su preziose clutch in coccodrillo. Per accessori d’autore capaci di trasmettere l’amore, la passione e la ricerca che sta dietro ad essi. “Perché tutto è bene ricordarlo, parte sempre da una pietra più o meno preziosa che sia”….